Miracoli Eucaristici Miracolo Eucaristico Italia Roma


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Quaresima 2020


Ogni giorno della Quaresima deve essere vissuto per prepararsi a vivere con più amore e responsabilità il Triduo Pasquale. Nell’arco della Quaresima, ci deve essere un impulso sempre più crescente e forte che si manifesta con la fede e l’amore nei riguardi dell'Eucaristia. Ogni nostra azione deve tendere a Gesù Eucaristia. Il digiuno, il sacrificio, i fioretti, l'elemosina servono a purificarci per accostarsi all'Eucaristia con il cuore più pulito e puro.

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Oggi, Mercoledì delle ceneri, celebriamo l’inizio solenne della Quaresima. Mi sono sempre chiesto come mai i fedeli, a cominciare da noi ecclesiastici, sacerdoti e vescovi, debbano assumere un atteggiamento triste e quasi sofferente. Nel Vangelo invece c’è scritto: “E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” (Mt 6,16-18).

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Fate anche qualche sacrificio, qualche fioretto, qualche digiuno, non dico tutta la giornata per chi non può, ma almeno per una parte, e offritelo a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo.

Dalla lettera di Dio, 13/02/2005

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Oggi, seconda domenica di quaresima, è la domenica della chiamata. Quando parliamo di chiamata dobbiamo dare a questa parola significati diversi. Essa è sempre un’iniziativa di Dio e allora la chiamata alla salvezza è il primo significato da dare a questo termine.

Dall'Omelia di S.E. Mons. Claudio Gatti, 17/02/2008

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Non posso minimamente pensare di rassomigliare al Cristo che parla, al Cristo taumaturgico, al Cristo della trasfigurazione, al Cristo della resurrezione e dell’ascensione, ma al Cristo che siede, stanco e assetato, sul ciglio di un pozzo sì, e sto bene in Sua compagnia; allora mi metto da una parte e assisto alla scena meravigliosa che è stata appena raccontata.

Dall'Omelia di S.E. Mons. Claudio Gatti, 24/02/2008

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È un brano bellissimo, meraviglioso che rappresenta l’incontro dell’umanità con la divinità, l’incontro dell’uomo con il Cristo e la reazione degli uomini di fronte a questo evento. In questa pagina di Giovanni io vedo, e credo l’abbiate vista anche voi, una somiglianza impressionante con la nostra situazione e la nostra storia.

Dall'Omelia di S.E. Mons. Claudio Gatti, 02/03/2008

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Meditate queste tre parole che vado ripetendo dai primi messaggi: conversione, preghiera e digiuno. Non vi scoraggiate, abbandonatevi sempre a Dio e ricordatevi che anche in una stanza buia può entrare un raggio di luce.

Tratto dalle Lettere di Dio

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Nella Domenica delle Palme, ricordiamo l’entrata messianica di Gesù, a Gerusalemme; molte persone entusiaste con in mano le palme e i ramoscelli di ulivo erano accorse e acclamandolo al grido: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele!” (Gv. 12, 13).

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