Eucharist Miracle Eucharist Miracles

Preghiera formulata da S.E. Mons. Claudio Gatti il 15 maggio 2005

Pentecoste


Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, qui realmente presenti nel mistero eucaristico. Noi, di fronte a Te, beata Divina Trinità, ci inchiniamo in adorazione con spirito di riconoscenza e gratitudine.

Il nostro cuore, o Gesù, è esploso di gioia, è esploso d’amore. Alcuni anni fa, Tu hai detto proprio questa frase, in occasione del miracolo eucaristico avvenuto il 6 giugno 1999, quando l’Eucaristia non solo ha sanguinato, ma il Tuo Sangue è passato attraverso l’ampolla di vetro che Ti custodiva e si è depositato sul corporale al di sotto di questo. Tu hai detto: “Il mio Sangue si è manifestato, perché il mio Cuore è esploso d’amore”. Ebbene, o Signore, mentre Ti seguivamo, ed è questo il termine esatto, il nostro cuore esplodeva di gioia e abbiamo detto: “Solo a Te mio Dio la Lode, l’onore e la gloria”.

È una gioia profonda, indescrivibile, onorarti nel migliore modo possibile. Tu non vuoi cose grandi, ma desideri che siano fatte con il cuore. Mio Signore, Tu leggi nei nostri cuori, sai che ogni cosa realizzata in questi giorni e, soprattutto oggi, è stata fatta veramente con il cuore. È costato sacrificio, lavoro, ha provocato stanchezza e qualche volta tensione, ma tutto è stato coperto dall’amore che Tu ci hai insegnato a manifestare in ogni momento della nostra giornata e della nostra vita.

O Signore, noi siamo felici, perché oggi Tu sei felice, noi siamo raggianti, perché Tu sei raggiante, noi siamo orgogliosi, perché questo momento di gioia Ti appaga di tanta sofferenza, di tanta amarezza e di delusione che la Terra e la Chiesa Ti sta riservando.

Noi Ti preghiamo, mio Dio e Ti adoriamo nell’Eucaristia, mio Dio. Noi accettiamo tutti i sacramenti che Tu, o Signore Gesù, hai istituito. Noi amiamo la Chiesa per la quale Ti sei sacrificato e sei morto. Amiamo, in modo particolare, i sacerdoti, i vescovi, i cardinali e il sommo pontefice, anche se tra loro purtroppo, e questo è un mistero doloroso, si nascondono e si annidano tanti Giuda.

O Signore, noi oggi Ti raccomandiamo la Tua Chiesa, perché Tu l’hai istituita, l’hai fondata, l’hai fatta nascere dal Tuo costato, l’hai fatta sorgere dalle ferite e dal Tuo Sangue. Oggi, giorno di Pentecoste, noi Ti chiediamo che essa ritorni alle sue origini e che oltre ad essere una, santa, cattolica, apostolica e romana, sia anche missionaria e povera. E questo Ti chiediamo, anche per intercessione di Maria.

Nel giorno di Pentecoste il carisma della missionarietà è stato dato alla Tua Chiesa. Tu, Dio Spirito Santo, Ti sei manifestato attraverso il vento, il tuono e le lingue di fuoco. La Tua presenza ha reso forti e coraggiosi coloro che, fino a poco tempo prima, si erano mostrati impauriti e timorosi. Hai trasformato creature deboli in colonne portanti della Chiesa. Infatti, coloro che prima Ti avevano abbandonato per paura anche di semplici persone, dopo Ti hanno proclamato Dio, Figlio di Dio, Messia, Salvatore, davanti alle più alte autorità; hanno pagato così, con il sangue, la testimonianza d’amore e di fedeltà che ha caratterizzato tutta la loro vita.

E ora noi, Signore, Ti chiediamo che i successori dei Tuoi apostoli, i collaboratori dei vescovi, possano vivere in un atteggiamento di servizio spontaneo e generoso, che non pensino più alla carriera, al potere, alle ricchezze né tantomeno ai piaceri disordinati; piuttosto pensino, o Signore, solo a lodarti, a renderti il culto dovuto e a servire Te nei fratelli, soprattutto nei poveri, negli ammalati, negli anziani, nei bisognosi, nei carcerati, nei drogati e negli ammalati.

O Signore, fa sì che veramente tutti quanti noi possiamo riconoscerti sotto le sembianze di un fratello, di una sorella che soffrono e dare quell’amore che per troppi secoli e per troppo tempo abbiamo riversato solo su di noi, in modo disordinato.

Colui che siede oggi sul trono di Pietro, poche settimane prima di essere eletto, aveva denunciato che nella Chiesa c’era sporcizia e arroganza e che i Tuoi sacerdoti, invece di celebrare Te, celebrano se stessi e quando celebrano l’Eucaristia commettono sacrilegi: questo lo ha detto l’attuale Papa quando era ancora cardinale e questa è la verità, una verità dolorosa.

Noi vediamo, Signore, che, per colpa degli uomini, il Tuo Corpo coperto di Sangue, ricoperto di piaghe è sporcato dal fango degli uomini. Ora siamo qui, vogliamo ripulirti, vogliamo coprire ogni ferita e su di essa riversare il balsamo del nostro amore.

Signore, Tu che sei risuscitato realmente dopo il terzo giorno, risuscita anche il Tuo Corpo mistico. O Spirito Santo, oggi noi celebriamo Te e Ti chiediamo di infondere nuova vitalità nella Chiesa e di soffiare sulle vele della barca di Pietro, per portarla in alto verso lidi puri, rigogliosi e pacifici. O Signore, desideriamo che la Tua nave, la Chiesa, sia finalmente ancorata alle due colonne: l’Eucaristia e la Madre dell’Eucaristia; così si realizzerà il Tuo desiderio, ovvero che questa nave possa accogliere tutti gli uomini in modo che, veramente, si realizzi anche la Tua promessa quando ci sarà un solo pastore e un solo gregge.

A lode e gloria della Santissima Trinità. Amen.