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Messaggio di Gesù e della Madonna

Antermoia (BZ), 15 agosto 1998 - ore 11:30

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA


Marisa - Oggi sei arrivata vestita a festa. Com'è bella la tua Mamma, Gesù! Voglio affidarti tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere, soprattutto i malati.

Gesù - Io, Gesù di Nazaret, presento la mia Mamma a voi, miei cari figlioli. Sì, la mia Mamma è vestita a festa. Come ho detto ai pellegrini a Roma la mia Mamma è morta, è stata subito trasfigurata e poi è stata assunta in Paradiso. Qui con Me oggi è tutto il Paradiso e tu vedi, Marisella, quante anime sono con Me. Sono presenti le anime salve, parenti delle persone presenti, i santi e gli angeli che in coro cantano il Magnificat alla Madonna, a Maria, Madre dell'Eucaristia. Quante volte ripetete la frase: "Madre dell'Eucaristia prega con noi", perché la Mamma è sempre con coloro che vivono in grazia. Quante volte nei messaggi ho detto che la mia Mamma è la messaggera di Dio, la postina di Dio. Lei porta i messaggi di Dio e a volte fa dei richiami materni, dei quali tutti avete bisogno, tutti meno che lei, la mia e vostra Mamma. La mia gioia è di stare qui fra voi e di godere con voi questo momento; Io, Gesù, ho tanta gioia nel cuore. Ricevetemi nel vostro cuore in grazia, se non siete in grazia non ricevetemi, confessatevi prima, accostatevi al sacramento della confessione. Ora torno al Padre e allo Spirito Santo.

Madonna - Ciao, Marisella, sono la tua Mamma e ringrazio voi, miei cari figli, per la vostra presenza e per l'amore a Gesù Eucaristia e a me, Madre dell'Eucaristia. Ho detto molte volte che mi hanno dato tanti nomi, tutti belli, ma il nome più importante, più bello, quello che chiude la storia è: Madre dell'Eucaristia. L'Immacolata apre la storia, la Madre dell'Eucaristia la chiude. Non voglio rattristarvi, però devo dirvi che i tempi sono molto duri e di questo ve ne accorgete anche da soli. Accadono terremoti, piogge, incendi, il caldo e altre disgrazie, alcune in modo naturale e tante perché l'uomo non ama il fratello. Per piccole sciocchezze a volte si uccide il fratello, il figlio, la mamma, il papà. Quindi vi potete rendere conto da soli che questo pianeta Terra sta bruciando, si sta sporcando in continuazione, ma voi, mio piccolissimo gregge, pregate per coloro che non credono, soprattutto per coloro che dicono di credere e poi fanno soffrire i miei figli e le persone alle quali appaio. Sarebbe tanto bello dire: "È apparsa la Madonna, è apparso Gesù, andiamo a vedere, verifichiamo i fatti, esaminiamo i frutti". No, questo non avviene, anzi cominciano a parlare male, a calunniare, a diffamare e, umanamente parlando, ai miei due figli le forze vengono a mancare, ma Dio ha mandato i suoi angeli ad aiutarli. Nella dependance di questa pensione c'è una nonna che sta soffrendo molto e che Dio ha chiamato nonna martire: martire della Chiesa, martire dei sacerdoti; perché è una mamma, una nonna, una bisnonna che ha sempre sofferto e continua a soffrire in quel letto di dolore. Io cerco in tutti i modi di aiutare i miei due figli e chiedo anche a voi, con le vostre preghiere, di sostenerli; un giorno capirete bene il perché. Tutto è sulle loro spalle e Dio li ha chiamati a un compito molto grande, bello, combattuto e duro. Chi non crede li condanna, mentre sarebbe così bello dire: "Io non credo, ma rispetto". Purtroppo per l'uomo non esiste; l'uomo non è rispettato. Oggi è la mia festa e come ha detto mio figlio Gesù io sono salita in cielo, mi hanno portata in cielo; sono morta non perché dovevo morire, ma per imitare mio Figlio Gesù. Sono morta senza dolore e subito mi sono trasfigurata e Gesù, gli angeli e i santi mi hanno presa e portata in Paradiso.

Intorno a me ci sono delle anime salve, vero Marisella? Oggi puoi dirlo, Adolf, tutti i vostri parenti che sono morti sono qui accanto a me e pregano per voi, ma anche voi pregate per loro, affinché raggiungano presto il Padre.

Molte volte sento dire: "Beata te, Marisa, perché vedi la Madonna" e lei risponde a tutti: "Beati coloro che credono senza vedere". Non crediate che siano tutte rose vedere Gesù e vedere me. I miei due figli soffrono e Padre Pio, che è qui presente vicino a me, ha detto: "La vostra sofferenza è più grande della mia, miei cari fratelli". È vero, stanno soffrendo moltissimo e vi rivelo (un tempo tenevo nascoste queste cose) che a Roma i sacerdoti hanno preso per un braccio le persone e hanno detto loro con tanta sfacciataggine: "Non andate in quel luogo perché è indemoniato. Se andate in quel luogo indemoniato non entrerete più nella mia chiesa". Ma la Chiesa non è loro, la chiesa è di Dio. Le chiese dovrebbero essere sempre aperte a tutti; purtroppo oggi sono chiuse e chi deve confessarsi deve aspettare il giorno e l'ora stabilita. Se una povera anima sente il desiderio di confessarsi non c'è il sacerdote perché non è il giorno fissato. Non ho insegnato questo ai miei cari figli prediletti, ho insegnato loro di essere sempre pronti a ricevere le anime, in qualsiasi momento. Il vostro sacerdote è sempre disponibile e viene calunniato e diffamato. Noi diamo loro tanta forza, anche se tante volte sembra che tutto crolli intorno a loro. È vero, umanamente parlando tutto crolla intorno a loro, ma Gesù, io, la Mamma, gli angeli e i santi non facciamo nulla per loro? Oh sì, li aiutiamo, però la sofferenza, la lotta e la cattiveria umana contro di loro è molto forte e dura. Voi, piccolo gregge, oggi che è la mia festa fatemi questo regalo: pregate per la loro difficile missione, molto grande e bella. Potete farmi questo regalo? A me, alla vostra Mamma fate questo regalo, tanto le preghiere che fate per me vanno sempre per le vostre intenzioni: le vostre intenzioni sono le mie e le mie sono le vostre. Non mi resta che augurare a tutti buona e santa festa. Pregate per la Chiesa, pregate per il Papa, per i sacerdoti, e chi ricorda il messaggio della Madonna di Fatima sappia che il momento è arrivato.

Ora, miei cari figli, prendetevi per mano, stringetevi l'un l'altro e con me, alzando gli occhi al cielo, gridate: Padre nostro...

Miei cari figli, partecipate alla Santa Messa, vivete la Santa Messa, cantate, cantate, a me piace tanto sentirvi cantare, non abbiate paura, e se c'è qualche stonatura non fa nulla; quando sarete in Paradiso non stonerete più.

Adesso, Marisella, ho da dire qualcosa a te...

(La Madonna colloquia con Marisa)

Marisa - È finita l'astinenza?

Madonna - Sì, figlia mia, è finita.

Marisa - Meno male, non ce la facevo più da sola. Il Papa... tanto devo dirti sempre di sì, anche se brontolo dico sempre di sì a quello che mi chiedi.

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie a te mia piccola Geltrude. Grazie a voi tutti.

Marisa - Posso chiederti una cosa? Alfred sta con le anime salve? È salvo?

Madonna - Marisella, tu sai che queste domande non devi farmele. È salvo, è qui accanto a me. Pregate molto per le anime salve.

Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, vi porto tutti nel mio cuore e vi copro con il manto materno.

Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.

Marisa - Ciao. Allora è finita l'astinenza?

Madonna - Sì, sì, figlia mia, sei stata eroica, è finita l'astinenza.

Marisa - Ci puoi aiutare un po' di più? Don Claudio, poverino, quando deve ritornare a Roma ha molto lavoro e se non si riposa un po' come fa?

Te lo chiedo, tu sei la Mamma, io sono la figlia e te lo chiedo. Va bene, vedi un po' cosa potete fare voi del Paradiso. Sì, ciao.