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Lettera di Dio

12 marzo 2000 - ore 10:45

Gesù - Sì, miei cari figli, sono il vostro Gesù, e sono venuto a festeggiare con voi la festa del sacerdozio. Io sono sacerdote in eterno. Io busso alla porta dei cuori e chiamo le anime per consacrarsi a Dio, guai a coloro che non rispondono alla chiamata di Dio. Io sono colui che ho chiamato al sacerdozio, che ho dato l’Episcopato a don Claudio, Io vi amo tutti. Vi siete accorti che il pianeta Terra è malato, molto malato ed ne sono responsabili sempre i grandi uomini, non i poveri, i piccoli e gli umili.

Molte volte la mia e vostra Mamma ha detto: "Questo pianeta Terra è malato e diventerà sempre più malato", oggi vi accorgete da soli quanto sia malato, perché gli uomini corrono soltanto alle ricchezze, al potere e alla poltrona.

Oh, quante, quante creature mettono Dio al secondo posto, per non dire ultimo. Dio ha chiamato questo semplice e umile sacerdote, oggi vescovo ordinato da Me, per aiutare le anime e per portare loro la Parola di Dio, perché lui fa comprendere la Parola di Dio. Vi siete accorti, almeno coloro che frequentano il Giovedì l’incontro biblico, come di ogni parola ne fa un poema. Sì, Don Claudio è l’uomo dell’Eucaristia, è il sacerdote dell’Eucaristia, è il vescovo dell’Eucaristia. Oh, se tutti i miei figli prediletti camminassero nello stesso modo! Io ho dato esempio in tutto. Darsi a Dio non significa pensare solo a pregare rinchiusi in chiesa, no; l’uomo si può dare a Dio in qualsiasi modo, e il modo più grande e più bello è abbandonarsi a Dio e vivere la sofferenza, la gioia, l’amore.

Dovete stringere i denti, è vero. Dovete pregare, è vero; e almeno voi, mio piccolo gregge, siate uniti. Ricordate la lettera di san Paolo? Se non vi amate potete fare qualsiasi gesto, qualsiasi opera, qualsiasi cosa, ma tutto è nulla. Per questo Gesù vi chiede di amare e di mettere Dio al primo posto, sempre e tutti piccoli e grandi. Se non mettete Dio al primo posto prima o dopo vi accorgete che siete nulla, e vi preoccupate solo di correre al denaro e al potere. Ricordatevi che questa lettera di Dio è per tutti.

Ti ripeto, don Claudio, mio caro vescovo: io sono in te e tu sei in me, come io sono in qualsiasi sacerdote che vive in grazia. Quando consacrate io sono dentro di voi e voi dentro di me, siamo tutt'uno. Quando arriva il momento della consacrazione siate più raccolti che mai, pensate che io sono presente, e il sacerdote è presente e tutti e due formiamo una sola cosa.

Grazie della vostra presenza. Gioite per quanto potete, vero Marisella?

Marisa - Mica è tanto facile per me, però ti voglio ripetere ciò che ho detto già tanti anni fa: se tratti tutte le spose come me ne avrai sempre di meno. Sorridi? Però è la verità.

Gesù - Sì, è vero, Marisella, ne ho sempre di meno e tante non vivono in grazia, questo mi fa male. Voi non sapete che i miei Papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I; i papi che hanno fatto tanto del bene soffrono nel vedere che la Chiesa va sempre più in declino. I grandi uomini della Chiesa non si accorgono o non vogliono accorgersi di questo.