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Il Vescovo ordinato da Dio

Marisa, i giovani e gli adulti del Movimento Impegno e Testimonianza “Madre dell'Eucaristia” annunciano che il giorno 20 giugno 1999 Don Claudio Gatti è stato ordinato Vescovo ed ha ricevuto tutti i poteri da Nostro Signore Gesù Cristo, Primo, Sommo, Eterno Sacerdote della Nuova Alleanza, fondatore e capo della Chiesa e della gerarchia ecclesiastica.

L’ordinazione episcopale conferita direttamente da Dio è un fatto unico nella storia della Chiesa dopo l’elezione e la consacrazione di Pietro e degli apostoli a vescovi da parte di Gesù. Don Claudio infatti non è un semplice vescovo eletto dagli uomini, ma da Dio.

“Nel passato Dio ha chiamato Pietro, oggi ha chiamato Claudio. Perché meravigliarsi? Dio non può far tutto? Dio non può fare ciò che vuole?” (lettera di Dio del 29 giugno 1999).

“Tu, mio caro Don Claudio, sei il primo e ultimo vescovo ordinato da Dio dopo gli apostoli” (lettera di Dio del 3 luglio 1999).

Questo dono è stato dato a Don Claudio il 20 giugno, quando la Madonna ha annunciato: “Dio ha dato a Don Claudio tutti i poteri”.

La comunità e anche Don Claudio e Marisa non hanno compreso subito la grandezza dell’evento. Infatti nello stesso giorno, in un colloquio riservato, la Madonna ha detto a Marisa: “Il mio Tutto ha dato a Don Claudio la pienezza del sacerdozio, per cui il sacerdote ha tutti i poteri: può fare la celebrazione del battesimo e della cresima, assolvere i peccati nella santa confessione, celebrare la Santa Messa, benedire e unire gli sposi nel matrimonio, amministrare l’unzione degli infermi e conferire il santo ordine, cioè ordinare i sacerdoti e consacrare i vescovi”.

Durante i mesi estivi, fino al 14 settembre, quando Don Claudio ha iniziato ufficialmente il suo servizio episcopale, Gesù, la Madonna, San Giuseppe e San Pietro hanno preparato il novello vescovo alla difficile missione che deve svolgere mettendolo in guardia dalle calunnie e diffamazioni che sarebbero giunte, ed hanno infuso forza e coraggio ad un’anima “martire della Chiesa” (15 luglio 1999).

Dio ha dato l’episcopato a Don Claudio e lui non poteva rifiutarlo; così ha detto la Madonna.

“Io, Gesù di Nazareth, ho ordinato Vescovo il sacerdote; Io, Gesù di Nazareth, in nome di Dio Padre, di Dio Spirito Santo e di Me, Dio Figlio, ho ordinato vescovo il sacerdote Don Claudio Gatti. Io ho ordinato il primo Papa e gli apostoli vescovi, ma tutto è stato cambiato… Non è importante che siano gli uomini a darti la pienezza del sacerdozio; Io sono Gesù, Io sono Dio, Io solo posso fare tutto ciò che voglio e nessun uomo della Terra può impedirmi di fare qualcosa. Perché gli ho dato l’episcopato? Perché il vostro sacerdote ha sofferto per tutta la vita, ma non ha mai tradito Dio Padre, Dio Spirito Santo e Me, Dio Figlio; non ha mai tradito l’Eucaristia che ha versato sangue né la Madre dell’Eucaristia. È stato condannato per non aver gettato l’Eucaristia… Egli sarà Vescovo a vita, per sempre” (lettera di Dio del 26 giugno 1999).

“Dio non ha detto: «Sei libero di accettare o non accettare», ma ha detto: «Ti ordino vescovo»” (lettera di Dio del 27 giugno 1999).

“Dio è intervenuto ordinando vescovo Don Claudio perché gli uomini si sono allontanati da mio Figlio Gesù” (lettera di Dio del 28 agosto 1999).

“Guai a coloro che oseranno calunniare il mio Vescovo, guai! Arriveranno momenti pesanti e penosi per loro. Nessuno si può permettere di offendere, di calunniare e diffamare ciò che Dio Onnipotente ha fatto. Dio ha ordinato Vescovo Don Claudio e nessun uomo della Terra, neanche il Papa, può disconoscere il suo episcopato. Tutti gli uomini della Terra devono accettare ciò che Dio Onnipotente ha fatto. Non ha dato la pienezza del sacerdozio a Don Claudio per renderlo felice e potente, lo ha scelto perché ha amato, perché sa amare, perché la sua generosità è immensa; solo per questo. Il mio Vescovo ama le anime ed è pronto alla morte pur di salvarne una, se questa vuole salvarsi… Nessun uomo della Terra può calunniare, diffamare e non accettare ciò che Dio ha fatto. Dio può far tutto ciò che vuole, Dio è onnipotente ed onnisciente, Dio è Tutto e può far tutto. Guai, guai a coloro che rifiuteranno il mio Vescovo! Leggete il Vangelo, Io ho chiamato «razza di vipere, sepolcri imbiancati» chi ha osato combattere i disegni di Dio. Chi si mette contro la volontà di Dio pecca gravemente ed è difficile che entri nel Regno dei Cieli. Chi ascolta e acconsente alla calunnia e alla diffamazione è colpevole dello stesso peccato” (lettera di Dio del 29 agosto 1999).

Da quando è arrivato questo dono, purtroppo, la cattiveria contro il nostro movimento si è intensificata, così come era stato annunciato da Gesù e dalla Madonna e in particolare da S. Pietro il 5 settembre 1999: “Dovrai affrontare molte difficoltà, specialmente a causa degli uomini della Chiesa che sanno benissimo che quando Dio chiama si deve rispondere. Non accetteranno il tuo episcopato per invidia e gelosia (…) Per te sarà molto difficile esercitare il tuo ministero perché sei un agnellino che gli uomini vogliono portare al macello…”.

Dio ci ha fatto delle promesse e siamo sicuri che verranno mantenute, ma ci viene chiesto il più totale abbandono nell’attesa che queste si verifichino. Sappiamo anche che deve arrivare quello che la Madonna ha chiamato “l’ultimo colpo di satana”, ma il trascorrere del tempo senza che questo si sia ancora verificato sta lacerando di sofferenza la comunità. Già nel messaggio del 27 maggio 1998 ci è stato detto che ci sarà il grande giorno dell’intervento di Dio, ma prima ci sarà la grande prova, la grande sofferenza.

Questa può colpire indistintamente ognuno di noi, ma lo spirito di solidarietà e l’amore che ci uniscono devono spingerci a comportarci come il Cireneo, pronto a portare la croce e a condividere la sofferenza del Cristo.

Quello che stiamo vivendo adesso è il momento in cui l’odio satanico si sta manifestando; satana ha un’intelligenza superiore e sa che la sua definitiva sconfitta è vicina; quindi tenta di reagire sfogando tutta la sua ferocia attraverso i suoi numerosi alleati.

Quest’ultimo dono dell’episcopato ha acceso di una rabbia maggiore il demonio ed i suoi seguaci. Don Claudio per primo e tutta la comunità si sono chiesti perché il Signore abbia dato l’episcopato, se questo genera tanta sofferenza. La risposta ci è stata data da Don Claudio stesso: “Voi sapete che Dio dona grazie specifiche quando riceviamo un sacramento: così chi si sposa riceve la grazia sacramentale per vivere bene prima il ruolo di marito e di moglie e poi quello di padre e di madre…; chi riceve il sacramento dell’ordine ottiene da Dio forza e coraggio necessari per esercitare il proprio ministero. Quindi chi riceve l’episcopato ottiene da Dio una grazia abbondante indispensabile per svolgere bene il proprio ministero episcopale. Se fossi stato un semplice sacerdote avrei avuto meno forza e meno coraggio, mentre con l’episcopato il Signore mi ha dato una grazia sacramentale più abbondante per svolgere bene il mio ministero” (18 novembre 1999).

Leggendo con attenzione le lettere di Dio troviamo che la Madonna riferisce: “Dio ti ha dato l’episcopato per aiutare la Chiesa” (lettera di Dio del 3 luglio 1999).

“Dio ha dato l’episcopato a Mons. Claudio non per farlo gloriare e inorgoglire, perché egli non è il tipo che si inorgoglisce, ma glielo ha dato perché l’ama e perché ha voluto che il sacerdote avesse la pienezza del sacerdozio” (lettera di Dio del 5 agosto 1999).

“Il sacerdote non voleva onori, poteri né tanto meno ricchezza; non desiderava nulla perché ha cercato solo di amare e aiutare le anime” (lettera di Dio del 8 settembre 1999).

“È finito il tempo di stare sotto il moggio!” (lettera di Dio del 28 agosto 1999).

“Dio ha scelto il sacerdote e lo ha eletto vescovo. Per anni e anni Don Claudio è stato sotto il moggio ed ora Dio lo ha ordinato vescovo e gli ha dato tutti i poteri.

Dio ti ha chiamato perché soltanto come vescovo puoi accettare e sopportare tutte le difficoltà e portare avanti questa grande missione che solo Dio conosce” (lettera di Dio del 14 settembre 1999).

Il Magnificat recita: “Ha guardato la bassezza della sua serva… ha deposto i potenti dai troni ed ha innalzato gli umili”. Per il nostro vescovo stare tanti anni sotto il moggio, nel silenzio e nell’umiltà, ed essere poi scaraventato dal braccio di Dio sul candelabro è stata una vera sorpresa.

Don Claudio era sicuro di terminare la sua vita come semplice sacerdote e questa sua certezza l’ha comunicata continuamente alla comunità, perché era impossibile, umanamente parlando, pensare ad una sua elezione all’episcopato. Ma non aveva fatto i conti con Dio, che prima di sorprendere noi ha sorpreso lui, anche se a questo dono lo aveva preparato con grande anticipo. Infatti il 26 luglio 1998 era stato fatto per la prima volta da Gesù in persona questo annuncio: “Tu sarai l’apostolo, il profeta, il vescovo, il condottiero della nuova Chiesa”.

I membri dell’associazione innalzano a Dio un canto di lode e di ringraziamento per aver dato la pienezza del sacerdozio al proprio pastore, raccomandano il novello vescovo alla protezione della Madre dell’Eucaristia e chiedendo preghiere, fioretti, sacrifici e digiuni a tutti i fratelli e sorelle di buona volontà, perché Don Claudio abbia la forza e il coraggio di portare avanti l’importante e difficile missione che Dio, Uno e Trino, gli ha affidato a vantaggio della Chiesa”.