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SOLENNITA’ DI PENTECOSTE E XXIII ANNIVERSARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO DELL’11 GIUGNO 2000

28 maggio 2023



Ogni anno, in occasione della festa di Pentecoste, per volontà del nostro Vescovo ricordiamo il miracolo eucaristico dell’11 giugno 2000, perché in quel giorno stavamo celebrando tale solennità. La Terza Persona della SS. Trinità è forse la meno conosciuta e invocata nelle nostre preghiere, ma è attraverso l’azione silenziosa dello Spirito Santo che l’amore e l’onnipotenza di Dio si manifestano in tutta la loro grandezza. È lo Spirito Santo che elargisce agli uomini i suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio; sono quegli stessi doni che, alla presenza della Madre dell’Eucaristia, elargì agli apostoli riuniti nel cenacolo e che permisero loro di iniziare il loro apostolato, pieni della forza e dell’amore di Dio, in tutte le terre allora conosciute. Ben cosciente di questo, una delle raccomandazioni più frequenti che Marisa ci faceva era quella di invocare ogni giorno lo Spirito Santo nelle nostre preghiere. Certamente la manifestazione più grande di Dio Spirito Santo avviene, però, ogni giorno durante la S. Messa al momento della consacrazione, rendendosi presente nell’Eucaristia insieme a Dio Padre e a Dio Figlio in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. A testimonianza di questo, Dio ha scelto proprio la solennità di Pentecoste per operare il più grande miracolo eucaristico di tutta la storia della Chiesa nelle mani del nostro Vescovo.

Con quest’ultimo grande miracolo eucaristico Dio ha messo il suo sigillo su tutti quelli precedenti che sono stati rifiutati dai grandi uomini della Chiesa, che hanno preteso di sapere il nome del sacerdote che aveva consacrato le ostie che Gesù, la Madonna, i santi e gli angeli hanno trasportato nel luogo taumaturgico, comprese le numerose ostie che hanno versato sangue. Come Giovanni ha visto il sangue e l’acqua che uscivano dal costato trafitto di Gesù, cosi io, vescovo ordinato da Dio, la veggente Marisa Rossi e molte persone abbiamo visto il sangue fuoruscire dall’ostia consacrata da me e possiamo ripetere con l’apostolo: “Chi ha veduto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è veritiera, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate”. (Dalla presentazione del libro: “Tutto è compiuto”)



DALLA LETTERA DI DIO DELL’11 GIUGNO 2000

Gesù - Miei cari figli, mio piccolo gregge, oggi è una grandissima festa e voi avete invocato lo Spirito Santo affinché discenda nei vostri cuori. Avete già ricevuto dei doni enormi, eclatanti: i miracoli più grandi, più belli di tutta la storia della Chiesa. Ancora oggi mi ripeto: dove sono accaduti questi grandi miracoli? In un luogo piccolo e povero, perché Io sono nato in una stalla pulita e resa bellissima ai miei occhi dal mio papà e dalla mia Mamma. Non era una stalla, era il mio regno. Questo non è un semplice giardino, ma è un luogo taumaturgico. Dio ha scelto questo piccolo luogo e qui ha dato tante grazie, ma soprattutto ha compiuto i grandi miracoli eucaristici. Non vi preoccupate se gli uomini non li accettano, soprattutto gli uomini che hanno studiato, i teologi e i mariologi; non vi preoccupate di costoro. Voi sapete che ogni tanto rubano le frasi dette dalla mia e vostra Mamma nei messaggi e quelle dette dal vostro Vescovo; poi ne fanno una conferenza e non citano la fonte, ma non fa nulla; voi restate nell’umiltà, nella semplicità, senza fanatismo, né culto della persona. Chi ha Dio ha tutto, chi mette Dio al primo posto ha tutto… Io Gesù di Nazareth, figlio del falegname Giuseppe, sono Dio senza corona; lo Spirito Santo è Dio senza corona, Dio Padre, Padre di tutti è senza corona, è Colui che ha creato cielo e terra, che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, e nonostante tutto, è messo da parte dai grandi uomini. Questi dicono che bisogna ubbidire all’uomo, non a Dio. Oh no, miei cari figli! Ubbidite a Dio anche se dovete stringere i denti e sopportare ogni sofferenza. Mettete al primo posto la Trinità: Dio Padre, Dio Spirito Santo e Me, Dio Figlio. L’Eucaristia è la Trinità, l’Eucaristia fa la Chiesa, la mia Mamma è Madre dell’Eucaristia, il vostro Vescovo è il Vescovo dell’Eucaristia, è il Vescovo della verità e dell’amore; chi ama soffre molto: più si ama e più si soffre….



DALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “TUTTO È COMPIUTO”

Il giorno 11 giugno, festa di Pentecoste, si è verificato nel luogo taumaturgico “il più grande miracolo eucaristico di tutta la storia della Chiesa” come è stato definito da Gesù. Cediamo la parola al Vescovo Claudio Gatti, testimone privilegiato e qualificato dell’evento miracoloso. Il giorno 11 giugno 2000, festa di Pentecoste, mentre celebravo la santa Messa nella chiesa “Madre dell’Eucaristia” è avvenuto un grande miracolo eucaristico. Avevo appena ultimato di recitare la formula di consacrazione del pane, quando dalla mia ostia ha cominciato a fuoruscire il sangue. Per me il tempo si è fermato. Ero piegato sull’ostia che stringevo tra le mie mani e fissavo il sangue divino che si diffondeva su buona parte della sua superficie. Sono rimasto immobile per un tempo che ai presenti è sembrato interminabile, perché pensavano che mi sentissi male, in quanto sul mio volto si alternavano un pallore impressionante e un forte rossore. Quando mi sono un po’ ripreso, ho elevato lentamente l’ostia. Tra i presenti si è creata molta emozione, ma tutto si è svolto in un clima di profondo raccoglimento e viva partecipazione. Mentre abbassavo la mia ostia macchiata di sangue, ho visto nella patena altre due ostie grandi che, come dirà successivamente la Madre dell’Eucaristia, erano state sottratte alla profanazione e portate nel luogo taumaturgico, perché “il Vescovo, la veggente e i membri della comunità amano moltissimo l’Eucaristia e sono pronti a dare la vita per difenderla”. Dopo aver recitato la formula di consacrazione del vino e fatta l’elevazione del calice, ho preso la patena che conteneva l’ostia da me consacrata macchiata di sangue e le altre due ostie sottratte alla profanazione e sono passato lungo i banchi della chiesa, perché i presenti potessero vederle in maniera ravvicinata, constatare la veridicità del fatto, percepire il profumo che emanava dall’ostia macchiata di sangue per testimoniare un domani il miracolo avvenuto. Quando ho fatto “la frazione del pane”, il sangue ha continuato a gocciare sotto gli occhi dei presenti. Pur con rammarico ho dovuto consumare la mia ostia macchiata di sangue, come è prescritto dalle norme 113-116 del IV capitolo delle istruzioni per la celebrazione della santa Messa che sono contenute nel messale. Nel fare la santa Comunione ho gustato il sapore dolce del sangue di Gesù e ho avvertito un forte calore e un intenso profumo che invadevano il mio interno. Con quest’ultimo grande miracolo eucaristico Dio ha messo il suo sigillo su tutti quelli precedenti che sono stati rifiutati dai grandi uomini della Chiesa, che hanno preteso di sapere il nome del sacerdote che aveva consacrato le ostie che Gesù, la Madonna, i santi e gli angeli hanno trasportato nel luogo taumaturgico, comprese le numerose ostie che hanno versato sangue. Come Giovanni ha visto il sangue e l’acqua che uscivano dal costato trafitto di Gesù, cosi io, vescovo ordinato da Dio, la veggente Marisa Rossi e molte persone abbiamo visto il sangue fuoruscire dall’ostia consacrata da me e possiamo ripetere con l’apostolo: “Chi ha veduto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è veritiera, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate”.



LETTERA DI DIO DEL 12 GIUGNO 2000

Gesù - Miei cari figli, sono il vostro Gesù. Il grande miracolo di ieri deve portarvi assolutamente alla santità. Chi ha creduto ciecamente a ciò che ha visto, deve camminare su questa via che a volte è dura, irta e spinosa. Dio ha voluto fare questo grande miracolo. Ogni miracolo compiuto da Dio è grande, perché è Lui che interviene, ma questo è il più grande. Voi non potete immaginare, a parte l’emozione e la paura che avete provato pensando che il Vescovo stesse male, quante persone sono tornate alla fede in quel momento. Purtroppo in mezzo al mio gregge c’è sempre qualcuno che rassomiglia al demonio. Voi avete goduto e visto con i vostri occhi il sangue, il mio sangue che usciva dall’ostia consacrata dal vostro Vescovo. Quando questa Eucaristia stava per essere adagiata di nuovo sulla patena, sono apparse altre due ostie consacrate, sottratte alla profanazione e salvate dalla mia Mamma. È giusto che l’ostia consacrata dal sacerdote durante la Santa Messa non sia stata conservata, perché l’ostia della consacrazione deve essere consumata. Mentre Io e la mia Mamma eravamo vicini al Vescovo e il sangue continuava a scorrere irrigando di nuovo il mio volto, il demonio si è scagliato contro la vostra sorella; è arrabbiatissimo contro di lei e la tortura ogni giorno, perché, in nome di Dio, gli porta via molte anime. Tante anime ritornano a Dio; questo satana non lo vuole, così cerca di impedirlo scagliandosi contro la persona chiamata da Dio. Questo miracolo vi deve aiutare a vivere sempre in grazia e a credere nei miracoli eucaristici, specialmente a quelli che sono avvenuti davanti ai vostri occhi. Soltanto una persona mi ha sfuggito, non mi ha voluto guardare, perché il demonio è entrato in lei, si è quasi adagiato su questa persona. Dovete pregare per essa, perché Dio le dia la forza di ricominciare tutto da capo e di tornare a Lui. L’uomo è felice quando è con Dio, anche se è nel dolore; ma soffre e si distrugge quando è con satana. Quante volte Io e la mia Mamma vi abbiamo detto: “Attenzione, perché il demonio cerca un piccolo spiraglio per infiltrarsi e farvi cadere”. Godete di questo grande miracolo, godete tutti i giorni. Quando vi sentite giù, ripensate al miracolo eucaristico avvenuto durante la Santa Messa, dopo la consacrazione. Vi avevo promesso tanto tempo fa: “Un giorno anche voi vedrete ciò che ha visto la vostra sorella”. Non tutti ne eravate a conoscenza, solo qualcuno conosceva questo messaggio. Anche se non eravate presenti, troverete questa frase nel libro dei messaggi. Quel giorno è arrivato ed è stato il giorno della Pentecoste, il giorno della festa dello Spirito Santo, che è disceso in mezzo a voi. Gioite, gioite, miei cari figli, gioite, non pensate a coloro che continuano a calunniare e diffamare. Tutto ciò non vi deve interessare, avete Dio e chi ha Dio ha tutto.