Miracoli Eucaristici Miracolo Eucaristico Italia Roma


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Tempo di Natale - ANNO C


Durante l’Avvento dovete prepararvi non soltanto con la preghiera, ma anche con sacrifici e fioretti. Cercate di non fumare, vedete meno televisione, aiutate il prossimo; la Mamma si ripete, come si ripete mio Figlio Gesù. (Dalla lettera di Dio del 1 dicembre 2002)

Caro Gesù Bambino, noi osiamo entrare nella grotta e collocarci silenziosi, riverenti, in adorazione davanti alla mangiatoia, come quando siamo davanti al tabernacolo. (Preghiera formulate da S.E. Mons. Claudio Gatti il 25 dicembre 2008)

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La festa della Sacra Famiglia, è la festa della vostra famiglia e di tutte le famiglie del mondo; dicendo “famiglia” intendo anche le comunità e gli istituti religiosi. (Lettera di Dio, 28 dicembre 2003)

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Se è vero che le preghiere possono evitare le guerre o limitare i terremoti, è altrettanto vero che, come alle nozze di Cana e nel Cenacolo, possono anche anticipare le azioni e gli interventi di Dio. Se leggete con attenzione le lettere di Dio di questi ultimi mesi o addirittura anni, l’esortazione più frequente che ci viene rivolta è proprio “Pregate, pregate, pregate”, perché solo in questo modo riusciamo a portare avanti il compito difficile e doloroso che Dio ci ha affidato.

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Pregate! Non c’è bisogno di fare lunghe preghiere, non leggetele sui libri scritti da altre persone, parlate con Gesù con il vostro cuore e con semplici parole. Gesù non ha bisogno che i grandi studiosi o i grandi mariologi facciano le preghiere; voi parlate con Lui, chiedete tutto ciò di cui avete bisogno. Pregate per tutti.

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Nella liturgia di oggi il concetto che ricorre più frequentemente è la manifestazione della gloria di Dio. Gli avvenimenti raccontati, però, da un punto di vista umano, non emanano luce né gloria. Se cominciamo a guardare la realtà circostante con gli occhi di Dio, vedremo, anche se solo in parte, ciò che i Suoi occhi divini vedono.

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Gesù, l'Agnello senza macchia, si è messo in fila con i peccatori pentiti per ricevere il battesimo da Giovanni. Il Redentore ha fatto un grande atto d'amore e d'umiltà per insegnare agli uomini che l'unica via per arrivare a Dio è quella della conversione. Gesù è entrato, si è soffermato, è uscito dal Giordano pregando, perché la preghiera favorisce la comunione tra il Creatore e le creature. Ogni persona che vive in grazia è figlio di Dio e a lei possono essere indirizzate le stesse parole che il Padre ha rivolto al Divin Figlio: "Tu sei il figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (Mc. 1, 11).

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