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1999: l’anno del trionfo

“Miei cari figli, voglio augurare a tutti un buon 1999. In quest’anno proseguirà e si intensificherà il trionfo dell’Eucaristia”. Con queste parole il 1° gennaio la Madre dell’Eucaristia ha aperto pubblicamente il 1999. Il trionfo dell’Eucaristia, iniziato il 14 settembre 1995 con il 1° miracolo eucaristico nel luogo taumaturgico, si diffonderà in tutto il mondo. La Madonna ha usato le parole “proseguirà” e “si intensificherà” perché la Chiesa conoscerà un autentico rinnovamento e risplenderà di una nuova luce, alimentata dall’Eucaristia, che in questo luogo si è fatta presente per intervento di Dio in modo straordinario e tornerà ad occupare il primo posto nella vita di ogni cristiano.

Del trionfo dell’Eucaristia ne godranno tutti, iniziando proprio, come ha detto la Madonna, da coloro che avranno creduto a queste apparizioni, ai miracoli eucaristici e che avranno difeso la verità fino in fondo. La Madre dell’Eucaristia ci prepara agli eventi e ci dice che bisognerà percorrere ancora un difficile tratto di strada: “I momenti più duri, più forti saranno per gli uomini della Chiesa, per questo la Mamma vi invita a pregare”. Lo stesso Giovanni Paolo II, nel novembre del 1980, durante un suo viaggio apostolico a Fulda, in Germania, alla domanda “Come andranno le cose con la Chiesa?” ha così risposto: “Dobbiamo essere pronti a vicine grandi prove, che potranno richiedere anche il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo… Le prove potranno essere ridotte con la vostra e la nostra preghiera, ma non possono più essere evitate, perché un vero rinnovamento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo… come già tante volte la Chiesa rinacque dal sangue. Non sarà differente neppure questa volta. Siamo forti e prepariamoci, confidando in Cristo e nella sua Madre. Preghiamo molto e spesso, il Santo Rosario” (Testimonianza protocollata depositata presso la redazione della rivista “Vox Fidei”).

Anche per questo motivo la Madre dell’Eucaristia ci esorta a non stancarci mai di pregare, infatti con le nostre preghiere, i nostri sacrifici e offrendo a Dio le nostre piccole sofferenze, possiamo aiutare tante persone, comprese le anime consacrate, i sacerdoti e le suore a convertirsi.

Verso coloro che stanno esercitando una forte opposizione nei riguardi di queste apparizioni, la Madonna ci invita a non avere nel cuore nessun risentimento, avversione o rancore, ma a pregare per loro: “Sono pochi, molto pochi coloro che pregano durante la notte, coloro che ringraziano Dio dell’anno che è trascorso, nonostante le sofferenze e i sacrifici, ma anche le gioie e l’amore. Io ho benedetto tutte quelle persone che in quel momento pregavano, ho chiesto: pregate, se i grandi uomini non si convertiranno ci saranno ancora guerre e il pianeta terra si rovescerà e sarà sconquassato da tempeste, uragani e terremoti…”.

Sono passati soltanto due mesi dall’inizio dell’anno e se ci guardiamo attorno ci accorgiamo che nel mondo sta avvenendo tutto questo. Ma non dobbiamo scoraggiarci, né avere paura, ma seguire il consiglio della Mamma: essere pronti agli eventi vivendo in grazia, come le vergini prudenti della parabola (Mt 25,1–13). Dobbiamo pregare più intensamente per tutte le intenzioni che ci ricorda la Madre dell’Eucaristia, che poi sono le nostre intenzioni (messaggio del 7 maggio 1998).

La Madre dell’Eucaristia ci rivela la sua sofferenza nel vedere tante creature lontane da suo Figlio Gesù: “Questa notte, quando sono apparsa nella stanza della vostra sorella ero passata in mezzo a persone ubriache, dedite al fumo e alla droga, persone che offendevano il sesto comandamento; lì non c’era preghiera. Hanno atteso il 1999 offendendo Dio. Guardavo tutte quelle povere creature che pensavano solo al divertimento e peccavano, ma quello che mi ha più amareggiato è che proprio a mezzanotte sono state fatte delle messe nere”.

Durante l’apparizione Marisa ha visto il piccolo Gesù, stretto al petto di sua Madre, abbracciata dal suo sposo Giuseppe, tremare nel veder colpire ed uccidere i bambini, i santi innocenti (tale scena è descritta in maggior dettaglio nel libro “Tu sei Madre dell’Eucaristia”). Questa reazione di immensa sofferenza da parte della Sacra Famiglia si ripete anche oggi, ogni volta che viene profanata l’Eucaristia. Come allora Erode, uccidendo tutti i bambini, credeva di trafiggere il piccolo Gesù, così oggi coloro che profanano l’Eucaristia nelle messe nere credono di trafiggere il Cristo. In realtà, in questa maniera si offendono solo le apparenze del pane, dove Gesù è presente in corpo, sangue, anima e divinità, ma non si colpisce direttamente Cristo, anche se il peccato commesso è comunque gravissimo.

“Ho visto che celebrare messe nere e Dio poteva far tutto, poteva distruggere tutto e tutti. Attenzione, io non parlo di chi non conosce mio Figlio Gesù, io parlo di chi lo conosce. Poi c’è stata una grande gioia: proprio in quel momento, per le preghiere di pochi, cinque sacerdoti di Roma si sono convertiti”.

Al 18 febbraio 1999 i sacerdoti convertiti che sono ritornati a Dio sono centosettanta; questo vuol dire che quando celebrano la santa Messa credono nella presenza reale di Gesù in corpo, sangue, anima e divinità nell’Eucaristia. Ringraziamo il Signore per averci fatto conoscere questa realtà.

“Vedete, sembra che le vostre preghiere non vengano ascoltate, ma Dio le prende ad una ad una e Lui sa cosa farne… Vi invito a non pensare a voi stessi, a non pensare alle vostre preoccupazioni, quell’io cercate di ucciderlo, pensate a tutte le creature che sono su questo pianeta terra, pensate che potete fermare la guerra”.

Ecco la differenza d’insegnamento! C’è chi cerca di uccidere fisicamente e moralmente i propri fratelli, mentre la Madonna dice di uccidere il nostro io, la nostra presunzione, la superbia e l’orgoglio. Ci invita a non vivere solo l’entusiasmo del momento, ma a conservare e custodire gelosamente i momenti forti che viviamo, ma soprattutto insiste a mettere in pratica quanto ci è stato insegnato. La preghiera più gradita a Dio è la preghiera del cuore, cioè vivere in grazia in ogni istante; chi vive in grazia riesce ad amare come Dio vuole, ecco perché Gesù ci ripete sempre “Prima imparate ad amare, poi pregate”.

“1999! Quante volte la Mamma ha pronunciato quest’anno! All’inizio sarà ancora duro, specialmente per i miei due cari figliolini, ma con voi vicino che pregate per loro riusciranno a sopportare anche quest’ultimo colpo di satana”. Quest’ultimo colpo di satana che Dio permetterà è necessario poiché non può esserci resurrezione se non è preceduta dalla morte; inoltre tanto più dura sarà la sofferenza, tanto più grande e splendente sarà la gioia.

“Dio ha scelto voi, ha chiamato voi, vi sembrerà strano, ma ha bisogno del vostro aiuto, della vostra cooperazione, del vostro amore… Vi ricordate quando vi ho detto: “Se siete con il sacerdote siete con Gesù e Maria”? Ricordatevi, io ho detto o con Gesù o contro Gesù… non per caso siete venuti in questo luogo taumaturgico, ma ancora oggi, 1° gennaio 1999, chi non vuol più venire si ritiri, ma senza calunniare e diffamare”. La scelta più intelligente, che garantisce la ricchezza spirituale, la vita di grazia e la vittoria sicura è quella di stare dalla parte di Gesù. L’esempio ci è stato dato dal nostro sacerdote, che non accettando di rinnegare i miracoli eucaristici, come gli è stato chiesto il 1° aprile 1998 in Vicariato, è stato sospeso a divinis. Egli stesso ha detto ai suoi superiori: “Se Dio mette in situazioni difficili e permette anche la morte del giusto, darà certamente la ricompensa in cielo e forse la riabilitazione in terra dell’innocente ingiustamente condannato”.

Vogliamo sperare, e per questo preghiamo, che in futuro non accada mai più che un sacerdote che ama e che è disposto a dare la sua vita per l’Eucaristia venga ingiustamente privato della facoltà di celebrare la Santa Messa, senza nessun motivo valido che giustifichi un provvedimento di tale gravità. Il nostro sacerdote non poteva rinnegare Gesù Eucaristia e tutto ciò in cui crede, in nome di un’apparente obbedienza che ha le vesti del ricatto.

La preghiera che rivolgiamo con più frequenza al Signore è quella di poter vedere lavorare insieme per Cristo gli uomini della Chiesa tutti uniti, rivolti verso l’Eucaristia, l’unica fonte in grado di dare il giusto senso alla vita di ognuno, l’unica acqua viva in grado di soddisfare la nostra sete di amore.